Con la presentazione di due volumi, scritti da autori entrambi nostri conterranei, gli Irpini della Capitale si confermano vero avamposto di cultura.
L’evento, andato in scena al BV Hotel di Roma, ha visto un panel sensazionale davanti a un pubblico delle grandi occasioni.
I saluti del nostro presidente, l’infaticabile Vincenzo Castaldo, hanno preceduto quelli del Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Moderati dall’eccellente Rita Cavallo, quirinalista di Raitre, si sono succeduti Gerardo Bianco, con la sua particolareggiata disamina sugli Anni di Piombo, sullo stragismo di destra e di sinistra e sulla dottrina Moro, e i due autori.
Andrea Covotta, Responsabile Rai Quirinale, ha presentato “I costruttori di equilibri politici”, mentre Angelo Picariello, quirinalista di “Avvenire”, ha argomentato sul suo “Un’azalea in via Fani”. A unire i due scritti, un filo rosso che si dipana lungo la storia d’Italia e arriva, come detto, al metodo Moro: la lotta al terrorismo affiancata alla ricerca del dialogo.
C’è stato però spazio anche – e non poteva essere diversamente – per scrivere alcune pagine del nuovo “Romanzo Quirinale”. “Votare il nuovo Capo dello Stato entro le prime tre votazioni, senza arrivare alla quarta.
Salvare il governo vuol dire tenere Draghi al suo posto e, per i partiti, salvare le proprie inefficienze. A mettere tutti d’accordo potrebbe essere il nome di una donna”. Pungolato sul tema, Gerardo Bianco ha finito con lo sbottonarsi, non senza, però, aver detto la sua sulla nostra associazione.
“C’è una profonda soddisfazione nel vedere un rinnovato ‘Circolo degli Irpini’. L’Irpinia – ha affermato – riconquista Roma dopo essere stata conquistata nel passato”.
“Il prossimo appuntamento per gli Irpini della Capitale – ha annunciato Castaldo – sarà il prossimo 13 dicembre, quando finalmente anche la nostra Cena di Natale tornerà ad essere in presenza”.